venerdì 17 settembre 2021

Marte: codice Aurora. Primo test.

 Prima partita di prova al regolamento Mars: code Aurora. Regolamento francese che sta riscuotendo un buon successo oltralpe.


E' un regolamento generico, per scontri tra bande di una dozzina di pezzi, che contiene una decina di liste rappresentative di "archetipi" di combattenti. Nel nostro caso lo scontro è avvenuto tra l'Ordine (gente disciplinata e bene armata) contro l'Uguaglianza (gente numerosa e un po' scassa).


I militi dell'Ordine: comandante, 7 fanti di rango 2, un blindato leggero e un fante di rango 3 in scafandro da combattimento.



I combattenti dell'Uguaglianza: comandante, 16 fanti di rango 1 (la regola di fazione stabilisce che sia possibile acquistare due fanti di rango 1 al prezzo di un punto. Risultato: tanti pezzi in più dell'avversario e "sacrificabili" per raggiungere il millenario obiettivo dell'uguaglianza sulla Terra (anzi, su Marte)!

La partita prevedeva come obiettivo principale per l'Ordine la raccolta di pedine obiettivo (6 sparse sul terreno da gioco), come obiettivo secondario far arrivare combattenti nella zona di schieramento avversaria. Come obiettivo principale per l'Uguaglianza, eliminare più punti all'avversario rispetto a quanti persi, come obiettivo secondario uccidere il comandante avversario.

Trattandosi di primo test, ed essendo io (arbitro) l'unico a conoscere (si fa per dire...) le regole, abbiamo evitato di usare gli obiettivi tattici per semplicità.


Lo schieramento è avvenuto secondo lo schema "duello" agli angoli opposti del terreno di gioco.


Schieramento iniziale dell'ordine, con primo scatto in avanti per raggiungere i primi due segnalini obiettivo da raccattare. Il fante in scafandro si piazza all'estrema sinistra, il blindato leggero resta nelle retrovie (?).





Schieramento iniziale dell'uguaglianza, con altrettanto iniziale scatto in avanti per andare a menare le mani (siam mica qui per pettinare le bambole!).


Vista zenitale dell'angolo dell'Ordine. I segnalini con Terminator sono i "droni" (di cui non ho al momento adeguate miniature) che sono dei pacificatori, nel senso che non è consentito sparare entro 10 cm da un drone. Naturalmente ci sono regole parzialmente automatiche che ne governano i movimenti.




Le truppe dell'uguaglianza si lanciano in avanti con sprezzo della propria vita, per salvare gli oppressi e per schiacciare gli oppressori!




I fanti dell'Ordine cercano di salvarsi sparando all'impazzata (in realtà dopo un inizio positivo hanno cominciato a buscarle e basta).





Il tiro funziona più o meno così: si aggiunge al valore di combattimento dell'unità il valore di fuoco dell'arma e si toglie il valore di resistenza dell'unità bersaglio (più o meno gli altri bonus come la copertura). Il risultato è il NUMERO di dadi da tirare. I dadi hanno un 50 per cento di possibilità di successo. Il numero di successi equivale ai punti di vita persi dal bersaglio. Tutte le unità partono con 6 punti di vita (i dadi che in alcuni casi si vedono vicino alle miniature indicano i punti di vita rimanenti).



L'Uguaglianza comincia ad avere la meglio, l'Ordine decide di usare la propria riserva (il blindato leggero) per abbozzare un contrattacco.


Mentre il fante in scafandro da combattimento, particolarmente difficile da distruggere, dopo avere iniziando brasando il cecchino nemico, rimane a distanza influendo poco sul combattimento.



Anche l'Uguaglianza decide di usare il proprio pezzo forte: un ciccio... un blindato con due lancia razzi che si sposta verso il centro per fare un paio di ultimi attacchi.

Al termine della partita, l'Uguaglianza avrà raggiunto entrambi i propri obiettivi (palese e segreto), mentre l'ordine, avendo raccolto solo 2 obiettivi su 6 deve sperare in un colpo di fortuna di dado (che non ci sarà) e di conseguenza sarà l'Uguaglianza a fare il punto di "contromissione" avendo l'Ordine fallito il proprio obiettivo. In conclusione: grande vittoria del Popolo unito (jamàs serà vencido!).

Conclusione: regolamento veloce e divertente (i due giocatori sono partiti da zero e in breve tempo gestivano quasi tutto in autonomia). Essendo un gioco con attivazioni in funzione delle carte pescate dal mazzo, la fortuna ha un discreto peso in alcune situazioni. Sicuramente da riprovare utilizzando anche alcune possibilità che per ora abbiamo bellamente ignorato (come le attivazioni in reazione).

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