lunedì 22 ottobre 2018

L'arte delle Saghe

Una carrellata di foto della nostra ultima partita a Saga di sabato scorso: 8 punti con 4 giocatori. Mori contro crociati/milites christi. Vittoria sin troppo netta dei mori.








mercoledì 17 ottobre 2018

S.A.D.I.C.A.

Tra le molte persone richiamate sotto le armi in quella fatidica estate del 1914 vi era anche il Prof. Gunther Loos. Tenente della riserva, presto promosso al grado di Maggiore con un particolare incarico. Era infatti il Prof. Loos un rinomato archeologo, che tante soddisfazioni aveva dato alla propria patria negli ultimi anni, potendo infatti annoverare al suo attivo diverse scoperte di rilievo internazionale, in particolare in asia centrale, avvenute spesso in concorrenza con agguerriti rivali delle decadenti potenze rivali, quali la decrepita Russia, la putrescente Francia o la declinante Gran Bretagna.



Quando tale celebrità internazionale vestì l'uniforme del glorioso e imperiale Esercito Germanico, alle alte gerarchie venne l'idea di sfruttarne l'ascendente e la statura accademica per inviarlo in missione presso quella Potenza amica ma non ancora entrata nel conflitto che era l'Impero Ottomano. Ovviamente la missione tedesca presso gli ottomani era composta da molti altri professionisti/consulenti militari, che avrebbero dovuto partecipare all'ammodernamento dell'esercito turco e soprattutto avrebbero dovuto spingere per un intervento in favore delle potenze dell'Intesa. Fu all'interno di questo contesto che il Mag. Loos ebbe l'intuizione di proporre la creazione di una specifica sezione dell'esercito tedesco avente quale funzione quella di ruba... mettere in sicurezza attraverso il trasferimento presso sicure istituzioni museali tedesche tutti quegli importanti beni archeologici presenti in medio oriente. Area che per questioni geostrategiche era potenzialmente interessata dal conflitto con gli avversari, soprattutto coi britannici e in minor grado coi francesi.
Bisognava correre, per battere sul tempo i britannici se non fosse stato possibile batterli sul campo.
L'esercito accettò prontamente l'idea e diede le risorse necessarie per la sua realizzazione: la S.A.D.I.C.A. era nata (Sezione dell'Armata Dedicata all'Investigazione Culturale e Archeologica).
Una volta entrato in guerra l'impero Ottomano, e iniziate le operazioni in Iraq e Palestina, la S.A.D.I.C.A. si trovò spesso in prima linea (ma anche in seconda e soprattutto lavorando dietro le quinte) per il trafugamento di tutto quanto fosse umanamente possibile trafugare. Purtroppo però le operazioni belliche sul campo non andavano per il meglio, e le armate dell'Intesa ebbero la peggio, sia in medio oriente che in Europa, così il Mag. Loos, divenuto nel frattempo Colonnello, si trovò a dover nuovamente rivestire gli antichi abiti civili di stimato Professore universitario. Ma l'idea di fondo della S.A.D.I.C.A. non solo restò fissa nella sua mente, ma crebbe di necessità, dal momento che proprio quelle potenze avversarie avevano ottenuto per mandato della Nazioni Unite l'amministrazione dei territori medio orientali un tempo parte del dissolto Impero Ottomano. A ciò si aggiunge che a causa delle condizioni del trattato di pace di Versailles, all'esercito della Germania era vietato avere aerei da guerra, sommergibili e una sezione archeologica. Perciò il Prof. Loos si fece promotore della rinascita della S.A.D.I.C.A. sotto private spoglie. Riuscito a racimolare il contributo economico di diverse grandi aziende e di alcune associazioni combattentistiche e di mutua assistenza fondò, e da quel momento diresse, la S.A.D.I.C.A., ovvero la Società Anonima Dedicata all'Investigazione Culturale e Accademica. All'interno della quale chiamò molti ex militari che avevano servito sotto di lui nel corso della grande guerra, così come dei giovani e promettenti studenti dei suoi corsi universitari e anche diverse persone esterne all'ambito militare e accademico che sapessero però andare non troppo per il sottile. Lo scontro poteva continuare...

Helmut Stroz. Uno degli assistenti di più lunga data del Professore. Specializzato nell'ottenere informazioni utili per i ritrovamenti archeologici, grazie a una tecnica di interrogatorio di sua creazione.

lunedì 15 ottobre 2018

Arcieri, arcieri, arcieri!

Le mie vicissitudini di gioco a SAGA mi hanno portato a pensare di ampliare la mia banda di franchi carolingi con un rinforzo di arcieri, soprattutto a causa dell'abilità "ardor", che permette di far tirare fino a 3 unità, senza fatica, con un solo dado saga. Poter tirare, con pochi arcieri... è cosa triste :-(
Avendo già un'unità di arcieri carolingi della Artizan, ho pensato di acquistare i nuovi da un'altra marca, scegliendo dei medievali generici (venduti come sassoni) perché prima o poi comincerò a usare le miniature per qualsiasi altra banda dell'Europa centro-occidentale e avere degli straccioni qualsiasi mi aiuterà a non sentirmi troppo in colpa nell'usare miniature non specifiche.
La mia scelta é caduta sulla serie medievale della West wind, casa produttrice di cui apprezzo lo stile e soprattutto l'eccentrico catalogo: ho un sacco di loro miniature per altre ambientazioni, soprattutto relative all'horror tardo ottocentesco.
Le miniature sono queste:

Ho ordinato il pacco da 20 miniature, visto il risparmio, anche se me ne servirebbero soltanto 16.
Una caratteristica di questa serie è di avere le teste separate. Ho approfittato dell'occasione per ordinare anche un pacco di teste incappucciate, per varietà. Altre già ne avevo per acquisti precedenti.
Le miniature, come da immagine precedente, sono in 5 pose diverse, e il contenuto del pacco le contiene in quantità casuali. Questo è quanto mi è toccato:

Tutto sommato un mix decente.
Le miniature mi hanno soddisfatto sia dal punto di vista della scultura, che giudico più che buona, che della qualità della fusione, con linee e sbavature non particolarmente gravi.
Considerato che avevo già degli arcieri della Artizan, la verifica di compatibilità è stata positiva e nell'immagine sotto è possibile vedere come gli Artizan (dipinti) vadano coi West wind (grezzi).