Finalmente, dopo tanta attesa e tanto tempo passato a procurarci le apposite miniature, siamo riusciti a fare la prima partita all'espansione "età di Annibale" di Saga. Si sono affrontati i romani e i greci (opzione Siracusa). Questo lo schieramento iniziale.
I romani, al comando del Tribuno Marcio Flatulenzio Naticone, schierano un'unità di 8 uomini di cavalleria (guerrieri), due unità di 8 uomini ciascuna di astati/principi (guerrieri), un'unità di due punti di triari (guardie) e per finire gli immancabili veliti armati di giavellotto (leve). Scelgono di schierarsi ai due lati di una casa in rovina.
I greci della gloriosa città di Kràpon si schierano direttamente sotto il comando del tiranno Scarsìcrate, figlio di Bròcchide, e sono così organizzati: un'unità mercenaria di arcieri cretesi (guerrieri), un'unità di due punti di opliti mercenari (guardie), due unità di 10 uomini di opliti (guerrieri) e un'unità finale di 4 opliti umpa-lumpa giusto per fare il dado Saga e per cercare di sfruttare le abilità della scheda greca.
Ricapitoliamo con vista panoramica le meravigliose finezze tattiche dei rispettivi grandi condottieri.
Inizio della partita: il greco, con uno scatto degno di Usain Bolt, si lancia verso il romano.
Il romano non ci pensa minimamente a lasciarsi intimidire e, dopo aver fatto fuori due opliti coi giavellotti dei veliti si prepara allo scontro. Nel frattempo gli arcieri cretesi hanno crivellato di frecce l'unità di destra dei romani che preferisce ritirarsi verso il bosco. La cavalleria romana si mette in posizione di futura carica.
Al centro la situazione si fa tesa e, soprattutto, congestionata come la tangenziale di Milano all'ora di punta.
La cavalleria romana attacca la fanteria greca ma non ottiene lo sfondamento che si auspicava e, anch'essa crivellata dalle frecce dei cretesi, presto raggiungerà i commilitoni al riparo del bosco.
Ecco il boschetto delle anime perdute, dove si rifugiano le unità romane a leccarsi le ferite.
Messa fuori uso l'ala destra romana, lo scontro prosegue sul centro e sulla sinistra. Continua costante la pioggia di frecce cretesi sui veliti romani che vengono progressivamente usurati.
Altra vista panoramica prima degli scontri finali.
I triari romani tentano il contrattacco e infliggono perdite ai mercenari greci, pur non riuscendo a ribaltare la situazione.
I greci, in vantaggio nel punteggio, si schierano pronti a resistere all'eventuale attacco finale dei triari, che non avverrà. I romani chiederanno una tregua (concessa) per raccogliere i propri caduti e lasceranno il campo. I greci, eretto il trofeo, si daranno ai bagordi per festeggiare la vittoria.
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